Tour 2° giorno

TRA BOSCHI E VALLI: “Alla scoperta del cervo della Mesola e degli aironi.”

TEMI: la caccia rinascimentale, la natura, il birdwatching.

La corte estense era solita trascorrere nella Delizia di Mesola il periodo autunnale, dedicandosi alla caccia.

L’attività venatoria era favorita dall’abbondante presenza di selvaggina – cervi, daini, caprioli e cinghiali – in una zona ricca di boschi, acquitrini e spiagge.

Le prede erano inseguite da battitori a cavallo e cani e venivano utilizzate reti per favorirne la cattura.

I palazzi che gli Este hanno costruito nell’antico delta del Po (Patrimonio Mondiale per l’UNESCO dal 1999) costituiscono una rete di architetture di eccezionale valore che nel Rinascimento sono state i capisaldi del recupero e del controllo di un paesaggio naturale ostile. Oggi molte di queste strutture sono scomparse, ma rimane l’impianto dell’antico disegno degli Este, riconoscibile nel paesaggio e testimone dell’ininterrotta opera dell’uomo al fine di mantenere un difficile ma produttivo equilibrio tra terra e acqua.

La maggior parte delle Delizie erano collegate a Ferrara per mezzo di canali artificiali e vie d’acqua naturali.

Anche Mesola non deve essere considerata solamente come un luogo di rappresentanza pronta ad accogliere una corte itinerante dedita al piacere e allo svago, ma una vera propria residenza con funzioni di carattere economico, politico e strategico.

Nel passato il territorio del delta del Po si presentava diverso da oggi con foreste umide, paludi e valli di acqua salata. Benché il paesaggio sia cambiato, è ancora possibile oggi scorgere alcuni luoghi selvaggi che fanno eco a quei tempi passati. A Mesola l’aperta campagna, l’alternarsi delle dune fossili, gli argini e le golene raccontano un territorio magico, una regione umida che con grande fascino evoca suggestioni di un tempo ormai lontano, mai dimenticato.

METE: il Castello Estense, il Boscone, il Taglio della Falce, la valle tra Porticino e Canneviè, la spiaggia libera di Volano.

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Il Boscone

In passato nel Delta esistevano ampie distese di boschi, nei secoli buona parte di queste foreste furono distrutte per l’utilizzo di legname e per la necessità di destinare nuova terra alla coltivazione.

Nel Basso Ferrarese esistono attualmente oltre mille ettari di silenziosa e ombrosa selva: il Gran Bosco della Mesola o “Boscone”. Si tratta di un bosco che si è formato nell’alto medioevo sui cordoni dunosi plasmati dal Po di Goro e dal Po di Volano presso la foce e che ha conquistato la spiaggia, allontanando l’azione erosiva delle onde.

Con i suoi 1.058 ettari di estensione viene definito il grande polmone verde del Delta. Un vero e proprio “monumento naturale” che ha saputo conservare l’aspetto e il fascino delle antiche foreste.

Qui protagonista assoluto è il leccio, ma si trovano anche carpini, farnie, olmi e ontani.

Nel silenzio, fra alberi sinuosi, calpesta un terreno sabbioso il re indiscusso di questi luoghi, il cervo la cui unicità genetica rispetto alle altre popolazioni italiane è stata recentemente confermata da indagini scientifiche.

La riserva, oltre al Cervo delle Dune, ospita daini, tassi, volpi e numerose specie di uccelli: aironi, nitticore, anatre, folaghe, picchi, upupe e martin pescatori.

Taglio della Falce

Valle Falce era una laguna salmastra dalla forma stretta e allungata (da cui il nome) che venne prosciugata nel 1969; questo intervento fu l’ultimo della lunga serie di bonifiche attuate nel territorio ferrarese.

Nel giro di pochi anni, a causa del conseguente abbassamento della falda acquifera, la parte meridionale del Boscone manifestò un grave stato di sofferenza e molti esemplari di leccio secolari e pregiati morirono. Negli anni ’90, nella parte meridionale della ex Valle Falce, è stato effettuato un ripristino ambientale, con il riallagamento a fini naturalistici di alcuni ettari di terreno.

Oggi Il Taglio della Falce è una zona umida di circa 200 ettari che presenta una salinità variabile: qui le acque della Sacca di Goro si mescolano con quelle dolci provenienti dall’entroterra.

Nell’area sono presenti un oratorio di culto Mariano costruito nel 1905 ed un interessante complesso rurale denominato Rifugio di Valle Taglio della Falce risalente al 1872 e oggi luogo di ristoro per i visitatori.

La Valle tra Porticino e Canneviè

L’Oasi di Canneviè-Porticino è una valle salmastra di 64 ettari circa posta a ridosso del Po di Volano: un complesso vallivo di assoluto valore ed interesse ambientali, formatosi per la l’abbassamento del livello dell’area nord del delta antico del Po.

La piccola valle, dove il tempo ha ritmi diversi, dove si scoprono nuovi angoli e piccoli segreti, rappresenta sia un luogo facilmente fruibile per un turismo naturalistico compatibile con i principi di conservazione sia un centro di attività scientifica e didattica.

Documenti risalenti al 1600 ci testimoniano come nel passato qui fosse presente un’intensa e certosina attività di pesca e di vallicoltura. La profondità e la salinità delle acque è variabile; negli specchi aperti dove l’acqua è più profonda, la vegetazione è scarsa o assente, dove la profondità è minore prevale il canneto, mentre nelle zone temporaneamente emerse si trova una vegetazione alofila e alotollerante. Numerosissime sono le specie di uccelli visibili in ogni stagione dell’anno.

La spiaggia libera di Volano

La Spiaggia del Lido di Volano è una delle più selvagge e suggestive tra i Lidi di Comacchio, incastonata in uno dei tratti più affascinanti della costa adriatica.

La spiaggia è interessante dal punto di vista naturalistico, particolarmente amata da chi cerca una vacanza a contatto con la natura e dagli appassionati di sport acquatici grazie soprattutto alle sue ricchezze naturali, intatte e protette e alla particolare esposizione del litorale alle correnti.

Il lido di Volano, un tempo paese di pescatori, oggi è una vera oasi, completamente immersa nella natura con una lunga spiaggia, ricca di servizi e strutture moderne che ha alle spalle una pineta di 169 ettari parte della Riserva Naturale Statale del Po di Volano.

É possibile percorrere sentieri pedonali e ciclabili che permettono ai visitatori di assistere a meravigliosi spettacoli della natura ed è presente una torretta di avvistamento per osservare da vicino gli uccelli nel loro habitat naturale.